Italia

Utopia Reale: RiMaflow, la fabbrica dell'altra economia

Trezzano sul Naviglio, periferia sud di Milano. Un paesaggio che riflette la situazione di crisi che colpisce l’Italia e le sue zone industriali lasciate al degrado. Dalle macerie di un industria ormai delocalizzata all’estero, un seme di resistenza sta iniziando a germogliare. Resistenza alla crisi e alle politiche di austérity da parte di un gruppo di ex lavoratori e lavoratrici della Maflow, storica realtà del sistema industriale italiano. read more »

¡Si, podemos! Imprese recuperate dai lavoratori nell'emisfero settentrionale durante la crisi attuale

Da quando è iniziata la crisi finanziaria e economica nel 2008 varie aziende chiuse in Unione Europea -Italia, Francia, Grecia- e in Turchia ed Egitto, sono state occupate dai loro lavoratori e lavoratrici. Comune in America Latina, il recupero delle imprese costituisce una novità per i paesi dell'emisfero settentrionale del mondo, dove -tralasciando casi isolati e eccezionali- azioni del genere non avvenivano da oltre quarant'anni. In questo articolo dapprima si definiranno i criteri per distinguere tra imprese recuperate da lavoratori e lavoratrici da una parte e cooperative tradizionali e/o cosiddetti workers’ buy-outs dall'altra, ovvero imprese acquisite dai lavoratori durante la crisi. Verranno in seguito descritti e analizzati varî recuperi nei paesi menzionati, individuando caratteristiche comuni e differenze.
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Lavorare senza padroni in Europa

Cinque esperienze di autogestione produttiva nello spazio euro-mediterraneo: da Marsiglia a Salonicco, da Istanbul a Roma e Milano, un viaggio nelle sperimentazioni di lavoro senza padroni

C’è un elefante che in Francia si è trasformato in un simbolo di lotta. E’ l’elefante conosciuto come logo di un famoso thè prodotto a livello locale, da oltre 120 anni, nello stabilimento della fabbrica Fralib a Gemenòs, nell’area metropolitana di Marsiglia, a poco più di venti chilometri dalla città. La multinazionale Unilever, proprietaria del marchio Thè Elephant e del marchio Lipton, ha deciso di chiudere lo stabilimento nel settembre 2010 per delocalizzare la produzione in Polonia, alla ricerca di una mano d’opera più a buon mercato. Ben 182 lavoratori son rimasti senza lavoro, ma hanno reagito prontamente occupando la fabbrica. Da quel momento hanno cominciato a lottare, sostenuti dal sindacato, rivendicando non solo i salari arretrati, ma anche il diritto a mantenere il proprio posto di lavoro autogestendo la produzione. Assieme a tutto questo, hanno lanciato e fatto vivere una campagna di boicottaggio della Lipton e Unilever a livello transnazionale. read more »

Sette tesi sulla questione del controllo operaio

La rivendicazione del controllo dei lavoratori è al centro della "via democratica e pacifica" al socialismo. Le seguenti tesi vogliono fornire una prima, provvisoria indicazione per un ampio dibattito che raccolga non soltanto i contributi di politici e specialisti ma anche e soprattutto le esperienze del movimento operaio, che sono la sola verifica conclusiva della elaborazione del pensiero socialista.

1) Sulla questione del passaggio dal capitalismo al socialismo read more »

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La ricerca di un’altra via

Le sette tesi sul controllo operaio di Panzieri e Libertini

Nel febbraio ‘56, “Mondo operaio” pubblica le “Sette tesi sulla questione del controllo operaio” di Raniero Panzieri e Lucio Libertini. Il Partito socialista sta vivendo il passaggio dall’equilibrio instabile tra le correnti interne, stabilito dal congresso di Venezia (1957), alla definitiva affermazione della scelta per il centrosinistra (congresso di Napoli, 1959), il Partito comunista la complessa fase del dopo-Ungheria e i primi passi della via rielaborata all'8° congresso, l’opposizione di partiti storici, il primo tentativo (Azione comunista), presto fallito, di legare scelte e opzioni anche diverse, attorno ad un minimo comun denominatore. read more »

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Il Birrificio Messina recuperato dai lavoratori

Un'altra fabbrica chiusa dai padroni e recuperata dai lavoratori, che non si sono arresi alla perdita del posto di lavoro e vogliono provare ad autogestire, da operai, la produzione.

Li abbiamo visti per oltre un anno davanti i cancelli di uno stabilimento che per tutti loro era stata una seconda casa. Li abbiamo visti sotto il gazebo a raccogliere firme incuranti della pioggia, del caldo, delle giornate di festa. Hanno lottato per il loro lavoro e non si sono tirati indietro quando c’era da unirsi alla lotta di altri lavoratori messinesi. Una battaglia l’avevano persa, perché alla fine quel posto difeso con le unghie e con i denti non sono riusciti a mantenerlo. Adesso però festeggiano una vittoria molto più grande che ha il sapore del riscatto.  

La bussola dell'autogestione

La crisi storica del movimento operaio chiede uno sforzo eccezionale di fantasia e sperimentazione per ricominciare. Soprattutto se si propone di ricominciare dalla base, “là dove tutto è cominciato”. Dalla “parola operaia”, dal titolo del bel libro curato da Alain Faure e Jacques Ranciere. O dall'ipotesi dell'autogestione.

Storia e struttura della costituzione d’impresa cooperativa

Mutamenti politici di un rapporto sociale

Nel corso del suo lungo sviluppo il movimento cooperativo italiano ha attraversato trasformazioni lente e costanti, che lo hanno tenuto generalmente lontano da fratture radicali. Le diverse tendenze e tradizioni politiche che si sono intrecciate con la storia del movimento cooperativo evidenziano la duttilità dei principi cooperativi i quali, non modificati nella loro enunciazione astratta, sono stati piegati alle necessità contingenti. In questo saggio sosteniamo che il sistema cooperativo italiano pare da un lato aver assorbito i principi dell’economia di mercato grazie all’adozione di organizzazioni produttive e di strutture funzionali analoghe a quelle di molte altre imprese capitalistiche, dall’altro lato avere sviluppato al proprio interno una peculiare forma di agire sociale fortemente valoriale in quanto basato sull’istituzionalizzazione di postulati quali la mutualità e la solidarietà. Quindi la forma cooperativa si è storicamente costituita e continua a plasmarsi come un modello peculiare nel quale la sottocapitalizzazione richiede un’ampia fluidificazione dei rapporti lavorativi, che sono stati elevati al rango di valori morali nell’agire sociale. read more »

Rosarno-RiMaflow: parte il Mutuo soccorso

Giovedì 12 dicembre 2013, a partire dalle 20.30 – verrà presentato presso la Ri-Maflow, un progetto di economia solidale che mette insieme due percorsi – i braccianti africani, i produttori calabresi della rete SOS Rosarno che da anni lottano contro ‘ndrangheta e sfruttamento e gli operai licenziati della Maflow che hanno avviato un progetto di riconversione industriale dell’ex stabilimento, in chiave collettiva, indirizzata al riciclo e riuso dei m

Ri-Maflow, per il Lavoro, reddito e dignità

I lavoratori provano a occupare la fabbrica dismessa per far nascere una Cooperativa di mutuo soccorso. Per far nascere un nuovo soggetto.